Verso la base di Kate Stewart



Salve,
eccomi con una nuova recensione ed un altro sport romance fresco di stampa, questa volta della Triskell Edizioni: Verso la base, di Kate Stewart.





Trama:

Alice Boyd si è trasferita a Charleston per diventare un’istruttrice di volo, pensando di trovarsi a vivere un’esperienza alla Top Gun, ma scoprirà molto presto che la realtà è ben diversa. 

Nonostante tutto, è determinata a fare di ogni giorno il migliore della sua vita, soprattutto dopo essere finalmente riuscita a sottrarsi al controllo della madre, un po’ troppo opprimente.

Vuole sperimentare tutto ciò che la nuova città ha da offrire, inclusa la squadra di baseball e il suo lanciatore di punta, Rafe Hembrey.

Rafe non è pronto per i sentimenti che Alice risveglia in lui. È ancora in attesa della convocazione nella Major League, e quella in corso dovrebbe essere la sua stagione decisiva. Eppure scopre che c’è qualcos’altro nella sua vita che può renderlo felice…


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Il libro fa parte della serie Balls in play, composta da:
- Anything but Minor (Verso la base);
- Major love, con protagonista Andy.
Si tratta di uno new adult sport romance contemporaneo, incentrato sul baseball  che narra dell’amore tra risate, figuracce e incomprensioni di Alice e Rafe.
La storia parte dal trasferimento per lavoro di Alice a Charleston, dove inizia la sua nuova vita lontana dall’opprimente e cattolica madre, che considera il divertirsi peccato; vuole vivere ogni giornata al meglio, affinché siano i giorni più belli della sua vita, facendo le cose che prima non poteva fare, ed una di queste sarà assistere alla sua prima partita di baseball della squadra locale: gli Swampgators.
Allo stadio fa la conoscenza della sua prima amica in città: Beth, detta Dutch, un’anziana signora che non si perde mai una partita in casa della squadra; qui vede per la prima volta Rafe, il loro lanciatore di punta, che aspetta di essere chiamato per entrare a far parte della Major League.
Il loro vero primo incontro avviene però al bar del suo compagno di squadra nonché migliore amico Andy, con un rovinoso incidente, ovvero vomitandogli addosso.

“Potevo far bene un sacco di cose, ma sedurre non era mai stata una di quelle.”

Da quel momento in poi Rafe non avrà occhi che per lei e cercherà in tutti i modi di portarsela a letto, almeno inizialmente, poi di conquistarla; diventerà suo amico, poi il suo amante e lei diventerà la sua dipendenza, la sua droga, il suo tutto insieme al baseball, e non vorrà più lasciarla andare, anche se l’abbandono della città per giocare nella Major è vicino.
Si tratta di una storia molto profonda ma allo stesso tempo molto ironica e divertente, ho riso a crepapelle dall’inizio alla fine. I personaggi sono stupendi e ben caratterizzati. Alice, essendo costretta a vivere sola con la madre perché il padre le ha abbandonate quando lei aveva cinque anni, viene cresciuta come una suora e costretta ad abolire ogni cosa che riguardi il divertimento, lo sport, gli amici e i ragazzi, finché non si trasferisce, dando finalmente libero sfogo alla sua voglia di provare e di avventura. È una persona molto ingenua, poiché ha vissuto poche esperienze, ma questo non la rende stupida o non in grado di affrontare le situazioni, al contrario l’ho trovata molto acuta e capace di gestire ogni difficoltà che le si presentava. Ama alla follia i film anni '80, di cui recita a memoria le battute, ed è ossessionata da Google o meglio dal ricercare qualsiasi cosa su Google, anche le curiosità più assurde con cui riempirà di sms Rafe. Ama i paesaggi e soprattutto volare, è molto coraggiosa e si butta anima e corpo nell’affrontare ogni cosa al meglio, trasformando ogni giorno nel giorno più bello della sua vita, ma questo la porta ad essere anche molto incosciente, conducendola a volte in situazioni assurde. Ha due difetti: il primo, se si può definire tale, è il fatto che sia senza filtri quando parla, risultando a volte troppo onesta; il secondo è che quando è eccitata o ha paura si fa la pipì addosso e, credetemi, capiterà nei momenti più inappropriati. Quando conosce Rafe lo trova subito irresistibile, ma sa che non porterebbe a nulla di buono cedere alle sue avance, così fingerà di essere lesbica creando una dinamica tra loro molto comica; quando lui scoprirà la verità lo sarà ancora di più, finché non si innamoreranno.

“Mi chiesi se si rendesse conto del potere delle sue parole, di come solo un suo semplice sguardo o sorriso mi facessero sentire.”  

Rafe invece è il suo opposto: ha esperienza in fatto di divertimenti e di sesso, ha la vita facile e il fatto che abbia un fisico da urlo e che sia un giocatore lo aiuta molto. All’inizio è arrogante e prende di mira Alice come se fosse un gioco, vede la sua ingenuità e vuole farla sua per una volta.

 «Mi ferirai»
 «Non voglio ferirti»

Andy, con il quale ha iniziato la sua carriera, lo avvisa che per lui Alice è troppo reale, la farà soffrire e che instaurare una relazione in attesa di diventare un giocatore professionista non è una buona cosa. Rafe all’inizio non dà peso alle sue parole, perché non pensa a nulla di serio, la sua priorità è solo il baseball. Conoscendo Alice cambierà idea, apre anche il suo cuore, inizia ad amare e si mostrerà una persona migliore (anche se lo era già, ma lo nascondeva).

“Per un attimo mi domandai cosa ci avesse trovato in me. Mi piaceva il modo in cui mi vedevo riflesso nei suoi occhi. Qualunque cosa vedesse in me, volevo essere quell’uomo.”

I personaggi secondari sono anch’essi ben delineati, tra questi il mio preferito (in assoluto) è Andy: un po' più grande di Rafe, è un uomo tormentato, consapevole della sua età e di non poter sfondare in Major, così decide di ritirarsi; è consumato da un amore non corrisposto verso la sua dipendente Kristina, al quale dovrà ben presto rassegnarsi. È un uomo con la testa sulle spalle, serio e allo stesso tempo divertente e romantico e non vedo l’ora di leggere la sua storia.

“Non c’è una fine…”

La lettura, oltre ad avere molte parti divertenti, ha scene anche molto profonde dosate con maestria. La scrittura è chiara, semplice e molto scorrevole. Le scene di sesso sono presenti, ma non pesanti e volgari. La storia è in prima persona e i pov all’interno sono alternati sin da subito, cosa che ho apprezzato molto; una cosa particolare è che ogni pov di Alice è accompagnato da un titolo di un film anni '80 che caratterizzano le vicende.  
Non ridevo così tanto leggendo un libro da tempo e a parte questo la storia, anche se “classica”, mi è piaciuta molto, è frizzante e mai banale, la consiglio caldamente.


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